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Scoprirsi stupidi

by Mangiacassette

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marcello donadello
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marcello donadello Oggi le cassette sono più cool del compact disc ma lui non vuole ribattezzarsi LettoreCd. Origami con la stagnola della cicca, del genere che non si stropiccia: li porti con te, in tasca e nella testa, e diventano solidi e concreti. Se pensi che sia un caso, non hai sentito i Solki e gli Stres; se pensi che NON lo sia, hai già qualcosa di suo e sto scrivendo per niente..e mi scopro stupido, ma contento di sentire queste canzoni intelligenti nelle tasche Favorite track: Cosa cerchi.
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1.
Io non ci capisco niente e con una canzone pretendo di imparare dove vanno le cose come sono cominciate o almeno dove vai te Basta non essere spenti e non essere soli farti occupare dei miei tormenti in un modo trasversale sempre più efficace Mi gira la testa se il vento tira forte si attorciglia la coda della mongolfiera Ho un tasto negli occhi per cambiare punto di vista Lo sapevi che la terra si sposta rapidissima e ti ipnotizza? Quando non sento più niente con una canzone mi accontento di ordinare un’idea o almeno di non buttarla Serve essere attenti e poco stanchi farti perdere nei miei tormenti salire tutte le scale arrivare in cima e aprire la bocca nel freddo Eppure c’è qualcosa che ancora mi sfugge Mi gira la testa se il vento tira forte si attorciglia la coda della mongolfiera Ho un tasto negli occhi per cambiare punto di vista Lo sapevi che la terra si sposta rapidissima e ti ipnotizza e manda all’aria i programmi di una vita quasi intera?
2.
Esistono tante maniere per fare la stessa cosa Tenersi aggrappati al percorso o puntare ad arrivare in fondo Prestare attenzione alle parole o perdere un briciolino di dignità per ogni centimetro che ti porta a B a partire da A Ne passa di differenza tra il treno e l’automobile l’aeroplano e il transatlantico e i contratti di chi li manovra Sono cose piuttosto diverse i trattamenti che riservi a quelli cui vuoi chiarire il senso e a chi vuoi lasciare perplesso Esistono tanti strumenti che l’uomo ha inventato per muoversi liberamente nello spazio ingannando se stesso e il creato ammazzando il tempo o un passante ma il discrimine sta nel decidere se fermarsi a prestargli soccorso o punirlo perché era invisibile Ne passa di differenza tra una parola e una moneta che ti scappa dalla tasca e fa un buco in un’altra vita nella testa di qualcheduno nell’anima più rancorosa o nel buio di una gioia assente a cui manca sempre qualcosa
3.
Avessi i superpoteri e una montagna intera e lo scalpello della Valtiberina correrei da te in grande fretta chiederei un po’ d’acqua e una finestra ti direi “Non muoverti devo liberarti dal granito” Quando siamo partiti mi ricordo bene sapevamo abbastanza bene dove andare ho presente soprattutto il paesaggio e quello che sembrava marginale Fossi nato un po’ più smaliziato conoscessi i trucchi e le accortezze i trabocchi, i gonfaloni e gli ordini ti farei fare un giro nella pancia di quel cavallo di legno di cui ti ho parlato ma tu ti annoieresti a morte e mi odieresti Io insistevo ma tu non mi afferravi bene sapevamo abbastanza bene dove andare? Conoscevi da sempre il paesaggio l’avresti già potuto disegnare
4.
Ecco quello che chiamano il crollo del settimo anno Graffi sugli avambracci e altre cose che non si sanno Perché nessuno conosce a fondo il proprio petto? Perché guardarlo è scomodo ti tocca torcerti il collo ti tocca starti appresso Ciascuno coltiva uno stallo tutti quanti sperano in meglio un dramma di mezza estate e molto altro molto peggio Perché nessuno conosce in fondo gli occhi di un altro? Perché guardarlo è terribile è una croce che gli fai addosso e a volte è un’arma da fuoco
5.
Cosa cerchi 04:54
Sì, però non dimentichiamo che anche l’acqua più limpida più dolce, più cristallina non ti fa vedere tutto non ti fa capire bene le distanze e le angolazioni se quel pesce scappa o morde quali le sostanze disciolte in quegli ettolitri di mare non dimenticare Sì, sembra un giorno come un altro ma può contare doppio per te che ti accingerai a prendere parola Non si può capire tutto non si può pretendere di incontrare un essere uguale un santo che non scoppi o muoia incapace a fare un errore e a sopportare i risultati è un giorno come tanti
6.
Obiettivi 02:52
Buon per chi non ha mai una crisi e arriva lento a tutti i suoi obiettivi o velocissimo brucia le tappe senza scalfire la superficie Mai più in basso di prima quello in testa ci ha solo la cima Dice bene per loro e per l’ironia pungente dietro la quale scoprono di non sentire niente di non pensare niente né di diverso né di uguale hanno un pensiero floscio appoggiato da una parte all’ombra di un muretto facile da scavalcare e inutile più di una strage Buon per chi non si sente solo e arriva a stento a chiedersi chi sono le persone e la struttura che lo sostengono nella biosfera Un po’ più uguale che diverso arriva un pensiero stanco appoggiato alla parete all’uggia di un ombrello facile da rubare e inutile quando non piove
7.
Misure 01:59
Cos’hai trovato verso il finale? Era un epilogo che non riuscivi a sostenere? Era un’immagine raccapricciante? Davanti al naso chiudevi il cavo della mano Di che colore diventava il mondo quando spalancavi la bocca? Scommetterei che ti sembrava spento autentico solo se lo decidevi te Esisterà una decenza con cui lasciarsi appena prima della fine? Solo un’immagine che ci conforti che ci confronti le misure dei cuori e delle mani Di che colore diventava il mondo quando spalancavi le braccia? Scommetterei che ti sembrava finto autentico solo se lo decidevi te
8.
Che delusione quella volta che ti ho fatto uno scherzo ti ho attirato con un pretesto mi sono avvicinato con le dita ti ho toccato il viso e ho tirato forte chi se lo sarebbe aspettato mi sono sentito un fesso Era una maschera che aveva le tue stesse fattezze uguale spiccicata appena un po’ più distesa di come appari quando ti svegli bene e conosci te stesso scegli con cura il piede e punti lo scendiletto Piove ma non è un granché e non ti vuoi fidare?
9.
Stessa barca 03:04
Se hai un’aspettativa e voglia di sperimentare fatti avanti, non serve il machete ma la speranza che avevi sempre Una causa un po’ diversa più nobile e lontana da questa In Africa o in mezzo al canale ci sono creature da liberare Ma le mie lasciale stare dove sono nelle arterie in mano dentro al cranio sono cose meno preoccupanti soprintendenza senza belle arti È un buon indicatore se ti senti disperato vuol dire che non stai fregando te stesso e nessun altro La traversata ti devasta sei davvero sulla stessa barca non è più una metafora è un oceano di possibilità
10.
Ci possiamo fermare un attimo? Ho bisogno di un poco di aria o almeno di sedermi a un tavolo C’è un movente da discutere? Qualche discorso importante da fare? Quante pulci dobbiamo contare al cospetto di un kamikaze o di uno che a gambe ferme e con il cuore a posto ha preso la mira e l’ha freddato disperato contro disperato? Il clima non ci aiuta ma non perché fa caldo né perché fa fresco ma perché va fatto tutto da capo Ci possiamo appartare un attimo? Ho bisogno di piangere e voglio mostrartelo bene Io e te da soli facciamoci forza e poi chiamiamo gli altri Misuro questo presente in termini di precipitazioni Non siamo soli non siamo ombre trasparenti siamo corpi che si trovano da fare: parlare e definirsi fare dei versi scoprirsi stupidi

credits

released December 7, 2018

℗ 2018 Ibexhouse / Aloch Dischi

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